Perché donare il sangue?
Il sangue non è riproducibile artificialmente, si può solo donare.
É un bene comune, indispensabile nei servizi di primo soccorso sia a causa di incidenti che per problemi medici acuti, nella chirurgia, nei trapianti e nella cura di malattie oncologiche. Sono quindi numerosi e trasversali i campi di utilizzo del sangue, che ne rendono la disponibilità un patrimonio collettivo.
CURIOSITA’: QUANTO SANGUE E’ NECESSARIO PER UN SINGOLO MALATO
Le quantità di sangue necessarie a un solo malato sono molto superiori a quanto ogni singolo donatore può fornire: per un trapianto di rene occorrono 4 donazioni di sangue, per un trapianto di cuore 10 donazioni, 16 donazioni per il trapianto di fegato e per il midollo osseo da 50 a 80 donazioni di sangue con picchi di 300-400 donazioni di sangue per ogni terapia prima del trapianto (durata 4-5 mesi).
Sono quindi i donatori periodici, che operano anonimamente, volontariamente e senza ricevere alcuna retribuzione la forza di un sistema che garantisce la salute di chi riceve e chi dona.
QUALI SONO I VANTAGGI DI ESSERE UN DONATORE PERIODICO
Il donatore periodico è una persona la cui storia sanitaria è più controllata rispetto al donatore occasionale, a maggior garanzia di un sangue di qualità e della salute del donatore stesso.
Il donatore periodico entra in un meccanismo di maggior controllo della propria salute che, contemporaneamente, offre un servizio collettivo più efficace, con una programmazione della raccolta e una gestione più efficace delle emergenze.
Iscrivendosi alla nostra associazione, oltre a ricevere informazioni sulle necessità di sangue, alla possibilità di prenotare la tua donazione tramite l’AgenDona, con la propria donazione si permette un’azione ancora più efficace di diffusione della cultura della Donazione attraverso eventi, progetti e attività volte a limitare al minimo i periodi di emergenza.
Chi può donare il sangue?
Possono donare tutti i cittadini e le cittadine di età compresa tra i 18 e i 60 anni per i nuovi donatori, fino a 65 anni (eccetto proroghe su decisione medica) per i donatori periodici.
Occorre avere un peso corporeo superiore ai 50 kg, una frequenza cardiaca compresa tra i 50 e i 100 battiti al minuto, una pressione arteriosa tra i 110 e 180 mm di mercurio di massima (sistolica) e i 60 e 100 di minima (diastolica).
ULTERIORI REQUISITI MEDICI DA RISPETTARE
Oltre a questi requisiti, occorre uno stato di salute buono, non essere affetto da gravi malattie/patologiche croniche, non aver avuto malattie o assunto antibiotici nei 15 giorni precedenti il prelievo, non aver subito estrazioni dentarie nei 7 giorni precedenti la donazione, non aver subito interventi chirurgici o endoscopie nei 4 mesi precedenti il prelievo.
È doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale:
- assunzione di droghe
- alcolismo
- rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. Occasionali, promiscui, …)
- epatite o ittero
- malattie veneree
- positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
- positività per il test AIDS (anti-HIV 1)
- positività per il test dell’epatite B (HBsAg)
- positività per il test dell’epatite C (anti-HCV)
- rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell’elenco
Per le donne occorre precisare che non è possibile donare durante il ciclo mestruale o durante la gravidanza. Il periodo migliore per la donazione è tra il 10° e il 21° giorno intermestruale.
I centri trasfusionali, generalmente, sono aperti per le donazioni solo nelle prime ore del mattino, pertanto ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta per legge una giornata di riposo retribuita e i contributi pensionistici.
La presenza per la donazione viene attestata tramite un foglio giustificativo per il datore di lavoro, valido nella giornata della donazione.
Per l’art. 17 del decreto 15 Gennaio 1991 non può essere ammesso al prelievo il donatore addetto a lavori pesanti o di particolare impegno (esempio conducenti di autobus e mezzi pesanti) se non possono fruire di almeno 24 ore di riposo dopo il prelievo.
Soddisfi i requisiti?
Diventare donatori e donatrici è semplicissimo.
Basta scaricare il modulo e prendere contatti con la nostra segreteria per prenotare la visita prevista per accertare che tu sia un donatore idoneo. Possiamo fare tutto a distanza, potrai inviarci il modulo compilato e firmato oppure lasciarlo al bancone quando andrai a fare la tua prima donazione. Non appena ci arriverà il report delle donazioni da parte del centro trasfusionale ti invieremo a casa la tessera su cui potrai annotare le donazioni che hai fatto e ricordarti quindi quando potrai tornare.
L’iscrizione è gratuita e non comporta l’adesione a Socio anche se, per noi, il sostegno di tutti è sempre ben gradito.
Ci sono alcune regole da seguire, specialmente per quanto riguarda la prima donazione, quindi è sempre bene informarsi su come funziona. Puoi contattare la nostra segreteria, ma nelle prossime pagine possiamo darti altre informazioni preziose.
ALCUNE CURIOSITA’ E DETTAGLI SULLA DONAZIONE
Nel nostro corpo circolano in media circa 4/5 litri di sangue, pari al 5-7% del volume del nostro corpo.
DA QUANTI E QUALI ELEMENTI E’ COMPOSTO IL SANGUE?
La componente liquida è il plasma, composto al 90% da acqua e nel quali sono disciolti anticorpi, fattori della coagulazione, grassi, ormoni, proteine, sali minerali, vitamine e zuccheri. Nel plasma sono sospese le cellule del sangue, ovvero i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine.
I globuli rossi, che sono presenti in quantità variabili tra 4,2 a 6 milioni per millimetro cubo, hanno la funzione di trasportare l’ossigeno ai tessuti scambiandolo con l’anidride carbonica e posseggono sulla loro superficie gli antigeni dei gruppi sanguigni.
I globuli bianchi, presenti in valori normali da 4.000 a 10.000 per millimetro cubo, servono a difendere il nostro organismo, isolando ed eliminando gli agenti estranei da soli o con la produzione di anticorpi.
Le piastrine, circa 300.000 al millimetro cubo, hanno un ruolo importante nella coagulazione del sangue.
I GRUPPI SANGUIGNI
I gruppi sanguigni sono determinati da proteine specifiche, dette antigeni, presenti sulla superficie dei globuli rossi. Essi fanno parte della dotazione genetica e non possono variare nel corso della vita di un individuo. Non tutti i gruppi sanguigni sono tra loro compatibili e, data la loro immunogenicità, se introducessimo in un soggetto globuli rossi non compatibili, incorreremmo in una reazione di rigetto e i globuli rossi trasfusi verrebbero lisati, rendendoli inutili e dannosi. I gruppi sanguigni si distinguono secondo due sistemi di classificazione combinati: il sistema AB0 e il sistema Rh.
Il sistema AB0 comprende quattro gruppi sanguigni diversi: A, B, AB e 0 (zero), che fanno riferimento alla presenza o l’assenza degli antigeni A e B. Quindi il gruppo A vede la sola presenza dell‘antigene A, il B solo dell‘antigene B, AB entrambi e 0 nessuno.
Il sistema Rh deriva anch’esso dalla presenza o meno di una proteina presente sulla superficie del globulo rosso: se la proteina è presente si parla di Rh+ (positivo), se assente Rh- (negativo). In questo caso le persone che non presentano questo antigene (Rh-) sviluppano un anticorpo in seguito ad un contatto con esso (trasfusione errata).
Questo è importante a capire come mai alcuni gruppi possono donare ad altri o meno: infatti l’organismo riconosce come estranei gli antigeni che non produce e genera anticorpi contro di essi. Per esempio, gli individui con gruppo sanguigno AB+ non producono nessun anticorpo, perché sia A, che B, che l’antigene Rh sono presenti sulla superficie del globulo rosso; sono quindi riceventi universali. Diversamente i globuli rossi degli individui 0- non espongono sulla superficie nessun antigene Di conseguenza i soggetti 0- sono donatori universali, poiché i globuli rossi non vengono riconosciuti come estranei nel ricevente. Possono però ricevere sangue solo dal loro stesso gruppo, poiché producono gli anticorpi per tutti gli antigeni.
Dalla combinazione di questi due sistemi si può classificare donatori e riceventi secondo al tabella sottostante.
ESISTONO VARI TIPI DI DONAZIONE DEL SANGUE
Di seguito troverete una semplice guida ai vari tipi di donazione. Al centro trasfusionale potrete confrontarvi con i medici per decidere quale donazione sia la migliore per voi o la più utile al momento.
DONAZIONE DEL SANGUE INTERO
Il sangue intero è quello che viene prelevato dal donatore e raccolto in sacche senza essere lavorato. In questa condizione il sangue mantiene le sue qualità per un periodo limitato, circa 24 ore, entro le quali va lavorato per estrarre gli emoderivati ovvero le componenti che poi possono essere trasfuse ai pazienti. Raramente il sangue viene trasfuso intero, vengono trasfusi gli emoderivati, più specifici alle singole necessità dei pazienti come globuli rossi concentrati, plasma a molto altro.
DONAZIONE DELLE PIASTRINE
Alcune malattie come la leucemia e l’aplasia midollare, o alcune terapie come la chemioterapia e la radioterapia, impediscono la produzione delle cellule sanguigne da parte del midollo osseo, può quindi essere necessario reintrodurre le piastrine. La trasfusione di piastrine è indispensabile per evitare rischi di emorragie che mettono in pericolo di vita i malati.
Esistono due modi per ottenere le piastrine, possono essere preparate tramite separazione dei diversi componenti del sangue o prelevare mediante donazione di sole piastrine attraverso una procedura che si chiama aferesi.
La donazione in aferesi permette di prelevare direttamente un componente del sangue per mezzo di un separatore di cellule mentre gli altri componenti del sangue vengono restituiti. La durata della donazione è di 90 minuti. Dal tuo arrivo alla tua uscita saranno necessarie circa 2 ore. Le piastrine si conservano per soli 5 giorni. Sarà necessario che tu attenda un intervallo minimo di 30 giorni tra una donazione di piastrine ed un’altra; il numero delle donazioni, comunque, non deve essere superiore a 6 in un anno.
DONAZIONE DI PLASMA
La donazione di plasma è utile a molti malati. Il plasma può essere utilizzato per uso clinico o sotto forma di prodotti farmaceutici a seguito di lavorazione industriale. Ne beneficiano soprattutto i grandi ustionati, gli emolitici, i pazienti che soffrono di disturbi della coagulazione, di deficit immunitari gravi, di malattie neurologiche ed epatiche. Il bisogno di plasma per uso clinico è in costante aumento: ogni giorno in Toscana sono necessarie oltre 25000 unità terapeutiche.
Esistono due modi per ottenere il plasma : tramite separazione dai diversi componenti del sangue o mediante donazione di solo plasma attraverso una procedura che si chiama aferesi.
La quantità di plasma prelevata ad ogni donazione è fissata per Decreto Ministeriale ed in Toscana standardizzata a 650ml. La durata della donazione varia tra 35/45 minuti. Dal tuo arrivo alla tua uscita sarà necessaria circa 1 ora. Il plasma donato viene immediatamente congelato e può essere conservato fino a 24 mesi. Sarà necessario che tu attenda un intervallo minimo di 14 giorni tra una donazione di plasma ed un’altra; il quantitativo di plasma donato, infatti, non deve essere superiore ai 10 litri in un anno.
DONAZIONE MULTICOMPONENT
La donazione in multicomponent è un processo che permette la raccolta simultanea di diversi emocomponenti da un singolo donatore senza ricorrere alla lavorazione del sangue intero. Permette quindi di realizzare la giusta composizione del sangue necessario a trattare patologie particolari senza ulteriori passaggi di laboratorio, in particolare per pazienti politrasfusi, leucemici o con gruppo sanguigno raro.
Dalla donazione multicomponent, a seconda delle modalità di lavorazione, si ottiene:
- Emazie e plasma: eritroplasmaferesi;
- Emazie e piastrine: eritropiastrinoaferesi;
- Plasma e piastrine: plasmapiastrinoaferesi;
- Due unità di globuli rossi: eritrocitoaferesi;
- Donazione di piastrine in aferesi raccolte in due sacche.
PER RENDERE EFFICACE IL SISTEMA, LE DONAZIONI DOVREBBERO SEGUIRE ANCHE L’ANDAMENTO DELLE RICHIESTE
QUANTO SI CONSERVA IL SANGUE RACCOLTO
Il sangue e gli emoderivati hanno vari tempi di conservazione, ad esempio il sangue intero e i concentrati di globuli rossi vengono conservati, a una temperatura fra i +2°C e i +6°C, per un massimo di circa 40 giorni.
I globuli rossi possono essere congelati a -80°C per mesi.
I concentrati di piastrine sono conservati a temperatura ambiente (+20/22°C) per massimo una settimana.
I concentrati di globuli bianchi sono anch’essi conservati a temperatura ambiente ma devono essere utilizzati entro 12 ore dalla preparazione.
Il plasma viene congelato e, se mantenuto sempre a una temperatura inferiore a -30°C può essere impiegato in un periodo massimo di 12 mesi.
Un uso razionale e programmato del sangue, unito alla consapevolezza dei tempi massimi di conservazione, può evitare emergenze per carenza di sangue ma anche eccedenze che possono portare e inutili sprechi.
Per questo in Centro Regionale Sangue e le associazioni per la promozione della Donazione si impegnano a informare sullo stato di fatto delle scorte e richiamano i donatori e le donatrici per far fronte alle emergenze.
LA PRIMA DONAZIONE
La prima donazione, a tutela del ricevente e del sistema, prevede un percorso, chiamato donazione differita, che è obbligatorio per i nuovi donatori o per chi riprende a donare dopo periodi di sospensione superiori a 24 mesi. La differita è obbligatoria e si effettua su appuntamento, attraverso l’AgenDona del servizio sanitario regionale, mettendosi in contatto con la segreteria del nostro gruppo.
COME FUNZIONA LA PRIMA DONAZIONE
Al primo appuntamento, recandosi al Centro Trasfusionale, Ed. 2C di Cisanello, gli aspiranti donatori saranno sottoposti a un colloquio con il medico del centro trasfusionale e ad alcuni esami per giudicarne l’idoneità.
In questa fase si ricevono tutte le informazioni mediche sulle modalità di prelievo, gli effetti collaterali, i rischi di trasmissione di malattie infettive e sui comportamenti che favoriscono questo rischio.
Una volta confermata l’idoneità verrà dato un secondo appuntamento, in un periodo che va da una settimana a massimo un mese dopo il primo colloquio, in cui verrà effettuata la donazione vera e propria.
In seguito, dalla seconda donazione, e comunque se si dona con una frequenza inferiore ai 24 mesi, la donazione verrà effettuata direttamente al momento in cui si prenota o ci si presenta al Centro Trasfusionale.
DOPO LA PRIMA DONAZIONE – INFORMAZIONI UTILI
Ogni volta che si dona si deve comunque affrontare un percorso preparatorio che parte ancor prima di presentarsi a donare.
Infatti è importante evitare eccessi, sia nell’alimentazione (alcool o alimenti grassi) sia per quanto riguarda gli sforzi fisici.
La mattina della donazione, si può, specialmente nel periodo estivo, fare una colazione leggera a base di the, caffé o orzo poco zuccherati, succo di frutta con pochi biscotti secchi o fette biscottate, EVITANDO LATTE o LATTICINI. L’assunzione di acqua è concessa senza limiti.
Ad ogni donazione è necessario compilare il modulo di accettazione e consenso alla donazione (Legge 107/90 e D.M. 26/01/01) a tutela del donatore e del ricevente. Il donatore deve essere in grado di riconoscere i criteri di autoesclusione in caso di dubbi anche minimi di comportamenti a rischio per AIDS e Epatite. Successivamente sarete sottoposti a visita medica in cui, con semplici verifiche, viene valutata l’idoneità fisica per affrontare la donazione e viene individuato il tipo di donazione più indicata.
La donazione di sangue intero (circa 450 cc) ha una durata di circa 10 minuti, la donazione del plasma (Plasmaferesi) o di globuli rossi (Eritroaferesi) richiedono circa 50 minuti, mentre è necessaria un’ora circa per la donazione di piastrine (Citoaferesi).
Ad ogni donazione il sangue viene sottoposto ai seguenti esami, che hanno lo scopo di tenere sotto controllo la salute del donatore:
- Alla prima donazione vengono determinati: ABO, Fenotipo RH completo, Kell, ricerca anticorpi irregolari Anti-eritrociti
- Conferma del gruppo sanguigno (AB0) e del fattore Rh
- Esame emocromocitometrico completo
- HIVAb 1-2 (per l’AIDS )
- HBsAg (per l’epatite B)
- HCVAb e ricerca dei costituenti virali (per l’epatite C)
- Sierodiagnosi per la Lue
- Transaminasi ALT con metodo ottimizzato (per la funzionalità epatica)
INTERVALLI MINIMI TRA PIU’ DONAZIONI E TEMPI DI SOSPENSIONE
L’intervallo minimo tra donazioni successive di sangue intero è di 3 mesi per gli uomini e 6 mesi per le donne. Il plasma si può donare ogni due settimane. Di seguito uno schema combina gli intervalli in base alla tipologia di donazione fatta e che vogliamo fare.
I donatori possono essere sospesi dalla donazione in maniera temporanea in seguito ad azioni a rischio. Ecco alcuni esempi di sospensione:
- 4 mesi: dopo piercing, tatuaggi, rapporti sessuali a rischio, interventi chirurgici maggiori, agopuntura, gastroscopia, colonscopia
- 3 mesi: dal rientro da viaggi in zone endemiche per malattie tropicali
- 6 mesi: dal rientro da viaggi in zone a rischio malarico
- 1 anno: dopo il parto
- 6 mesi: dopo l’interruzione della gravidanza
La sospensione è definitiva nel caso venga diagnosticata l’Epatite B o C, AIDS o altre malattie infettive.
CRS – CENTRO REGIONALE SANGUE
Il sistema delle Donazioni del Sangue è coordinato a livello regionale dal CRS – Centro Regionale Sangue che monitora la situazione delle scorte a livello regionale, trasferisce le sacche necessarie nei vari presidi ospedalieri regionali e comunica eventuali criticità ai Centri Trasfusionali e alle Associazioni per la promozione del Dono.
DOVE SI DONA
Le Donazioni di Sangue sul territorio di Pisa e comuni limitrofi si effettuano presso il Centro Trasfusionale, Edificio 2C del Presidio Ospedaliero di Cisanello, non lontano dalla nostra sede di Via Bargagna.
Vi ricordiamo che potete andare liberamente a donare tutte le mattine dalle ore 8:00 alle ore 11:00 ma è consigliato e necessario in caso di prima donazione prenotarvi presso la nostra segreteria.
Cosa portare per la donazione:
- Patente di guida – Serve per poter entrare con l’auto dentro l’ospedale. La dovrete lasciare alla portineria ritirandola alla vostra uscita a donazione avvenuta.
- Documento di identità – Carta di identità o passaporto, serve per la l’accettazione alla donazione.
- Tessera Sanitaria – Portarla sempre ed esibirla se richiesta in fase di accettazione.