Nel nostro corpo circolano in media circa 4/5 litri di sangue, pari al 5-7% del volume del nostro corpo.

Il sangue è composto da vari elementi.

La componente liquida è il plasma, composto al 90% da acqua e nel quali sono disciolti anticorpi, fattori della coagulazione, grassi, ormoni, proteine, sali minerali, vitamine e zuccheri. Nel plasma sono sospese le cellule del sangue, ovvero i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine.

I globuli rossi, che sono presenti in quantità variabili tra 4,2 a 6 milioni per millimetro cubo, hanno la funzione di trasportare l’ossigeno ai tessuti scambiandolo con l’anidride carbonica e posseggono sulla loro superficie gli antigeni dei gruppi sanguigni.

I globuli bianchi, presenti in valori normali da 4.000 a 10.000 per millimetro cubo, servono a difendere il nostro organismo, isolando ed eliminando gli agenti estranei da soli o con la produzione di anticorpi.

Le piastrine, circa 300.000 al millimetro cubo, hanno un ruolo importante nella coagulazione del sangue.


I gruppi sanguigni.

I gruppi sanguigni sono determinati da proteine specifiche, dette antigeni, presenti sulla superficie dei globuli rossi. Essi fanno parte della dotazione genetica e non possono variare nel corso della vita di un individuo. Non tutti i gruppi sanguigni sono tra loro compatibili e, data la loro immunogenicità, se introducessimo in un soggetto globuli rossi non compatibili, incorreremmo in una reazione di rigetto e i globuli rossi trasfusi verrebbero lisati, rendendoli inutili e dannosi. I gruppi sanguigni si distinguono secondo due sistemi di classificazione combinati: il sistema AB0 e il sistema Rh.

Il sistema AB0 comprende quattro gruppi sanguigni diversi: A, B, AB e 0 (zero), che fanno riferimento alla presenza o l’assenza degli antigeni A e B. Quindi il gruppo A vede la sola presenza dell‘antigene A, il B solo dell‘antigene B, AB entrambi e 0 nessuno. Il sistema Rh deriva anch’esso dalla presenza o meno di una proteina presente sulla superficie del globulo rosso: se la proteina è presente si parla di Rh+ (positivo), se assente Rh- (negativo). In questo caso le persone che non presentano questo antigene (Rh-) sviluppano un anticorpo in seguito ad un contatto con esso (trasfusione errata).

Questo è importante a capire come mai alcuni gruppi possono donare ad altri o meno: infatti l’organismo riconosce come estranei gli antigeni che non produce e genera anticorpi contro di essi. Per esempio, gli individui con gruppo sanguigno AB+ non producono nessun anticorpo, perche sia A, che B, che l’antigene Rh sono presenti sulla superficie del globulo rosso; sono quindi riceventi universali. Diversamente i globuli rossi degli individui 0- non espongono sulla superficie nessun antigene Di conseguenza i soggetti 0- sono donatori universali, poichè i globuli rossi non vengono riconosciuti come estranei nel ricevente. Possono però ricevere sangue solo dal loro stesso gruppo, poichè producono gli anticorpi per tutti gli antigeni.

Dalla combinazione di questi due sistemi si può classificare donatori e riceventi secondo al tabella sottostante.

tabella-tipi-sangue


Lo sai che ci sono vari tipi di donazione?